Paramatti: "SPAL e Chievo esempi virtuosi del gran calcio di provincia"

13.12.2018 20:01 di Tutto Spal   vedi letture
Paramatti: "SPAL e Chievo esempi virtuosi del gran calcio di provincia"
TUTTOmercatoWEB.com

La Spal il suo primo amore, il Chievo un riferimento per la sua idea di calcio. Si tratta di Michele Paramatti, ex difensore che in carriera ha vestito anche le maglie di Bologna e Juventus. Cresciuto calcisticamente nella Spal, Paramatti ha rilasciato un’intervista esclusiva a Tuttochievoverona.it in vista della sfida tra la squadra ferrarese e il Chievo.

Paramatti, se le dico Spal qual è il primo ricordo che le viene in mente?
“Sicuramente il Settore Giovanile. Sono cresciuto calcisticamente nella Spal, che è la società che mi ha avviato al calcio professionistico. Ho dei ricordi davvero ottimi".

Dopo una lunga esperienza alla Spal è passato ad una grande rivale dei ferraresi come il Bologna: come hanno vissuto i tifosi rossoblù il suo arrivo?
“Credo che mi abbia agevolato il fatto che sono sempre stato un professionista. Quando giocavo nella Spal davo tutto per quella maglia, così come ho fatto successivamente quando sono passato al Bologna. Da parte dei tifosi c’è stato il rispetto per un giocatore ha sempre onorato la maglia che indossava”.

Lei ha segnato 6 gol in maglia biancocazzurra, di cui uno contro il Chievo nella prima giornata del campionato di C1 93/94: ricorda quella partita e quella rete?
“Ricordo che fu un gol di testa e che vincemmo 1-0. Sono stato molto contento per la scalata del Chievo, che è riuscito ad arrivare in Serie A e a rimanerci per tanti anni. Ha ottenuto grandi risultati e dimostrato di essere un’ottima società: è il classico esempio di realtà piccola capace di fare grandi cose”.

Il Chievo partì con il piede sbagliato, ma poi concluse quel campionato di C1 al primo posto. All’epoca si sarebbe aspettato quell’impresa da parte dei veneti e, qualche anno dopo, la promozione in Serie A?
“Non pensavo che potesse vincere quel campionato, ma sul campo ha dimostrato di essere una squadra forte. Grazie alla grande organizzazione societaria, ha mantenuto la Serie A per tanto tempo. Penso che il percorso del Chievo sia meritato, grazie alla scelta delle persone giuste al posto giusto”.

Tornando alla Spal, quanto è stato felice per il ritorno in A della compagine di Ferrara nel 2017?
“L’ultimo anno in cui la Spal aveva giocato in Serie A è stato quando sono nato io: non avuto ancora l’occasione di andare a vederla, ma presto lo farò. Sono molto contento per il suo ritorno in massima serie: magari la Serie B è la dimensione più giusta per una piazza come la Spal, ma credo che la Serie A sia il giusto premio per il lavoro di questa nuova società e di questa squadra”.

Pensa che ci siano i presupposti affinché la Spal possa rimanere in Serie A a lungo?
“Già il fatto di aver confermato Semplici dà l’idea di voler dare continuità ad un progetto. Credo che ci siano i presupposti affinché la Spal possa lottare fino alla fine per la salvezza con tante altre squadre”.

In un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” di circa un anno fa, ha dichiarato che nel calcio di oggi non ci si ritrova per via della tante esagerazioni. Spal e Chievo possono considerarsi due realtà che invece richiamano al calcio di una volta?
“Sono due realtà molto simili a come intendo io il calcio, cioè come le società dovrebbero agire nel modo giusto. Due società virtuose e consapevoli dei propri mezzi”.

Pensa che entrambe riusciranno a salvarsi?
“Come ho detto prima, sarà una lotta fino alla fine tra tante squadre. Il Chievo è partito con la penalizzazione ma, considerando che quelle davanti non corrono più di tanto, può rientrare presto nella lotta per la salvezza”.

Un'ultima curiosità: come finirà secondo lei la partita di domenica?
“Difficilmente azzecco un pronostico. Spero che vinca chi lo merita”.