SPAL-Cesena, un derby che può far svoltare gli estensi

L'ultima volta che il Cesena fece visita alla Spal era la stagione 2016/17 in Serie B e da quella sfida le cose sono cambiate parecchio per le due formazioni. Al termine di quella annata i padroni di casa ritornarono nella massima serie dopo 49 anni e ci restarono per tre anni tra alti, come il tredicesimo posto ottenuto nella stagione 2018/19, e bassi. Poi altri tre anni di cadetteria senza particolari acuti fino alla scorsa stagione quando il 19° posto in classifica sancì il ritorno in C degli estensi dopo circa 8 anni dall'ultima promozione. Il Cesena invece terminerà quella stagione, 16/17, a metà classifica per poi fallire nella successiva ripartendo dalla D. Il ritorno tra i professionisti, ricorda tuttoc.com in fase di prepartita, è veloce e indolore ma il salto in B negli anni successivi fallisce sempre, anche in maniera deludente.

E rieccoci qui al derby dello stadio "Paola Mazza" che vede la capolista bianconera cercare punti importantissimi per far sì che il 2024 sia finalmente l'anno buono per la promozione mentre la Spal invece, dopo un adattamento alla Serie C complicato, sta cercando di risalire la classifica per uscire dalla zona play-out per eviterà la beffa di una doppia retrocessione consecutiva. Gli estensi arrivano alla gara con una striscia di sei risultati utili consecutivi dove però hanno raccolto una sola vittoria, 2-0 contro l'Olbia. Il Cesena di contro arriva da grande favorita al "Mazza" con una lunghissima serie di partite senza sconfitta, l'ultima e unica risale alla prima giornata, e vantando il miglior attacco e la miglior difesa dell'intero girone B. La squadra di Domenico Toscano avrà la possibilità di giocare questa sfida conoscendo già in anticipo il risultato della diretta concorrente, la Torres, che giocherà a Rimini nel pomeriggio; se questo sarà un vantaggio o meno lo dirà solo il tempo. All'andata i bianconeri trascinati dalla doppietta di Shpendi e dal gol di Corazza superarono gli estensi che trovarono il gol della bandiera solamente nel finale con Antenucci (3-1). 

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