SPAL, quando cambiare allenatore non è sempre la scelta giusta...

La regular season di serie B si è conclusa, adesso è tempo di playoff e playout. Una stagione esaltante e ricca di colpi di scena dove non sono mancati, come sempre, avvicendamenti in panchina. Cambi di guida tecnica che hanno portato l'effetto sperato, rivoluzioni che invece hanno generato solo caos e che hanno portato a clamorosi e inaspettati tonfi. Dopo 7 anni la SPAL è tornata in serie C. Una stagione complicata per la squadra estense, scrivono i colleghi di tuttomercatoweb.com, culminata con una retrocessione decisamente inaspettate, anche per la rosa e per il mercato fatto anche a gennaio, quando a Ferrara è arrivato un campione del calibro di Radja Nainggolan. Anche in questo caso, cambiare allenatore non ha portato i frutti sperati: Roberto Venturato, tecnico al comando ad inizio stagione, è stato esonerato dopo 8 partite, nelle quali la SPAL ha collezionato due vittorie, tre pareggi e tre sconfitte. 1,13 media punti a partita con 10 gol fatti e 13 subiti.
Esattamente come successo al Benevento, affidare la panchina a Daniele De Rossi, allenatore alla prima esperienza assoluta, è stato un azzardo: 17 partite per l'ex Roma sulla panchina della SPAL, solo 3 vittorie, 6 pareggi e ben 8 sconfitte. 15 i punti collezionati, una media di 0,88 punti a partita. All'arrivo di De Rossi la SPAL era al quattordicesimo posto, fuori anche dalla zona playout, al momento del suo esonero gli estensi erano sprofondati al terzultimo posto. Dopo l'esonero di De Rossi, Tacopina ha scelto Massimo Oddo. Le cose sono leggermente migliorate, ma non è bastato ad evitare la retrocessione diretta: nel 14 gare con Oddo in panchina sono arrivati 14 punti, frutto di 3 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.
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