Pellissier ex e capitano del Chievo: "Ho Ferrara nel cuore e suocero spallino"

16.12.2018 08:27 di  Tutto Spal   vedi letture
Pellissier ex e capitano del Chievo: "Ho Ferrara nel cuore e suocero spallino"
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© foto di Federico Gaetano

Riportiamo qualche estratto dell'intervista rilasciata da Sergio Pellissier ai colleghi di estense.com Sergio, sbaglio a pensare che, per te, la prossima partita di campionato non sarà come le altre? No, non sbagli. Sarà una partita emozionante, perché ho lasciato il cuore a Ferrara. Tant’è vero che sono contentissimo che la Spal sia riuscita a tornare in A, dimostrando di potervi rimanere stabilmente. Però io gioco per il Chievo, che ha bisogno di punti. La partita sarà per noi importantissima, non dico decisiva, perché il campionato è ancora lungo, ma dobbiamo cercare di portare via i tre punti. Sappiamo che tuo suocero è un tifoso spallino. Ti ha già detto di fare giudizio domenica? No, non me l’ha detto, però lui già ieri ha visto la partita con una certa tensione. Lui ama quella squadra, come del resto mia moglie, ed io stesso. E’ normale che lui sia affezionato alla squadra della sua città. Adesso si trova un po’ in imbarazzo, perché non sa per chi tifare e così spera in un pareggio. Io invece devo sperare di riuscire finalmente a vincere perché, come dicevo, abbiamo bisogno dei tre punti come l’aria che respiriamo. Torni a giocare al Mazza con un bottino di 110 gol in serie A. Davvero bellissimo l’ultimo, in casa contro la Lazio; e toccante l’abbraccio che poi hai condiviso con tuo figlio. Pensi che un giorno calcherà le orme paterne? Devo dire che non lo so. Non so cosa gli riservi il futuro. Io mi auguro solo che faccia la cosa che gli piace di più. Io ho fatto ciò che fin da piccolo avevo desiderato fare e, se anche lui avrà lo stesso desiderio, allora potrà tentare questa strada. Deve però sapere che, per arrivare a giocare in serie A, dovrà impegnarsi tanto, perché nessuno ti regala niente. Se poi sei figlio d’arte, tutti si aspetteranno che tu sia ancora più forte di tuo padre. Deve pertanto avere un cuore e una testa che premano nella stessa direzione con la massima intensità. Bene. Veniamo allora all’incandescente match di domenica. La squadra la percepisci carica a sufficienza per fare bottino pieno? Ma noi siamo carichi, soprattutto da quando è arrivato Di Carlo. Stiamo lottando su ogni santa partita per conquistare i tre punti, perché è così che bisogna fare. Noi adesso dobbiamo giocare solo per vincere. Non puoi andare a giocare contro una tua diretta concorrente per la salvezza puntando al pareggio. Devi puntare ai tre punti con la massima determinazione, poi nel calcio, si sa, quello che arriva arriva.