Tacopina, the day after: "Retrocessione colpa delle mie scelte"

16.05.2023 09:02 di  Tutto Spal   vedi letture
Tacopina, the day after: "Retrocessione colpa delle mie scelte"
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© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

“Sono qui per riepilogare quanto successo sabato, - ha esordito il numero uno spallino nella conferenza stampa tanto attesa di ieri pomeriggio - ma prima voglio dire alcune cose. È ancora tutto molto fresco, sono veramente dispiaciuto per la stagione e per il risultato finale, una retrocessione che pesa più di tutti a me e ai miei partner. Ribadisco che la responsabilità di questo fallimento è mio, ho scelto le persone deputate a governare il club, i manager e il direttore sportivo e non intendo sottrarmi dalle mie responsabilità. Questa è una squadra priva di carattere, cuore e orgoglio nonostante ad inizio stagione avessimo tutti ben altre aspettative: La Mantia, Moncini, Proia, Varnier sono giocatori importanti a gennaio abbiamo inserito Nainggolan, e la SPAL non ha mai avuto un giocatore così blasonato, ma anche il suo arrivo non è stato sufficiente a raddrizzare il trend. Ci siamo trovati in una tempesta perfetta che ci ha condotto a questo amaro risultato. Ricominciare dalle Serie C può essere un’opportunità. Ripartire dal basso è un’occasione per costruire la cultura che vogliamo sia propria della prima squadra. Sono sicuro che il mio gruppo può riportare la SPAL dove merita: nella mia carriera ho sempre vinto, - afferma ancora il patron estense come si legge sul sito ufficiale del club - questo è il primo episodio negativo, la prima retrocessione ma insieme possiamo rinascere.”

 

“Comprendo i fischi e la rabbia per quanto successo, ma trasformare la rabbia in aggressione verbale verso di me e i miei figli che guardavano la partita da casa è inaccettabile dopo tutto quello che abbiamo fatto per questa città. Sono stati fatti cori da parte di una minoranza, ma è una minoranza comunque rumorosa: la mia prima reazione è stata sarcastica ma quando hanno continuato ho mostrato il dito medio, so che si tratta di un gesto non corretto e non condivisibile, è una cosa che vorrei non aver fatto ma si è trattato di una reazione umana. Da dove vengo se qualcuno ti insulta, rispondi. Se dico qualcosa di negativo mi aspetto una reazione, sono un essere umano e ho reagito perché non mi aspettavo una cosa del genere, sono molto amareggiato. Penso che sia utile ricordare brevemente quello che è avvenuto negli ultimi due anni, - continua Tacopina - perché probabilmente c’è una memoria troppo corta. Abbiamo preso un club due anni fa che non aveva un futuro, che aveva un grosso debito a causa di contratti sportivi molto pesanti derivanti dalle stagioni in Serie A; abbiamo investito 25 milioni di euro, abbiamo costruito un nuovo convitto per il settore giovanile che rappresenta un’eccellenza a livello nazionale ed abbiamo realizzato dei nuovi campi a Malborghetto destinati al settore giovanile". 

 

“Ovviamente non ho bisogno di sentirmi dire quanto grande sono per questo, - ha concluso Joe Tacopina - ma ho riepilogato i nostri investimenti per dare a tutti voi una prospettiva. Non mi sto lamentando dei tifosi e della città, ho avuto tante dimostrazioni di affetto in questi due giorni che mi hanno invitato a continuare: il Sindaco Fabbri, la famiglia Colombarini che da ex patron sa cosa significa investire in una squadra di calcio e i sacrifici che ci sono dietro. Gli unici che sembrano non capire sono solo questa minoranza di tifosi, non capiscono che se io e i miei partner non iscriviamo la SPAL in Serie C, probabilmente non ci sarà più una SPAL il prossimo anno, a meno che qualcuno non voglia ripartire dalla Serie D. Non riesco a capire cosa passi nella testa di questi tifosi che hanno lanciato in campo fumogeni e petardi, interrompendo la partita, mettendo a rischio l’incolumità dei giocatori ed interrompendo una partita che aveva ancora qualcosa da dire. Non capisco come possano pensare che sia più importante questo rispetto alla prosecuzione del progetto SPAL. Non posso accettare di vivere in una realtà dove c’è una minoranza che mi rivolge attacchi verbali e fisici e questi episodi sono avvenuti anche in passato contro la dirigenza precedente ed è qualcosa che veramente non capisco.”

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